CHI SONO ?

Angela Viola, un'artista dal 1984 circa.
Avevo 3 anni e mi ricordo chiaramente con carta, penne e colori a pancia in giù sul pavimento della nostra veranda, disegnando, immaginando, creando tutto ciò che visualizzavo e che, come per magia, si realizzava su un foglio.

"[...] qualsiasi cosa mi venisse richiesta appariva dalle mie matite:
disegnavo l'acqua del mare, la lanciavo ai miei piccoli compagni e loro vi nuotavano."
Ricordi nitidi mi tornano alla memoria: all'asilo, quando disegnavo già gli occhi dei volti a mandorla e qualsiasi cosa mi venisse richiesta appariva dalle mie matite: disegnavo l'acqua del mare e la lanciavo ai miei piccoli compagni e loro vi
nuotavano. Poi la scuola elementare, ma soprattutto, le scuole medie:  
la mia insegnante di arte, la prof.ssa Battaglia, fu la prima, seguita dai miei genitori, a credere nel mio talento
e mi spinse a tal punto da farmi concorrere a tutti premi e i concorsi ai quali potessi partecipare. 
E li vinsi tutti.
"[...] ricordo molto bene la diatriba tra le mie insegnanti di arte e musica
che si contesero il mio futuro orientamento scolastico, in un colloquio con mia mamma:
liceo artistico o conservatorio? 
La risposta fu dettata dal profondo: l'arte sarebbe stata la mia unica necessità."
Targhe, medaglie, riconoscimenti: il mio talento venne alimentato e sostenuto da una grande Insegnante.
Mi piaceva tantissimo anche la musica: ricordo molto bene la diatriba tra le mie insegnanti di arte e musica
che si contesero il mio futuro orientamento scolastico in un colloquio con mia mamma: liceo artistico o conservatorio?
La risposta fu dettata dal profondo: l'arte sarebbe stata la mia unica necessità. Gli anni del liceo, seguiti da quelli dell'Accademia di Belle Arti a Palermo, trascorsero con la stessa fluidità e consapevolezza ma soprattutto con la stessa motivazione, anche qui alimentata e sostenuta dai miei insegnanti, quelli che sanno vedere oltre: 
la mia strada era chiara, ero e volevo essere un'artista.
"Sono stata fortunata, sempre sostenuta da tutti coloro che hanno sempre creduto in me, 
ma venne il momento più duro da affrontare: la mia prima vera crisi."
​​​Era il 2003, passai nove mesi a Valencia come studentessa Erasmus, in una delle Università di Belle Arti più all'avanguardia: almeno per me lo era. Smisi di dipingere per tre mesi, quando mi fu chiesto dal mio insegnante di pittura spagnolo, chi fossi veramente, qual era il mio linguaggio, il mio colore. Li usavo tutti i colori, non ne escludevo nessuno ma in nessuno tra quei colori e quelle forme vi ero io. ​​​​​​​Oggi, dopo anni lo ringrazio ma riconosco che diede inizio alla fase più difficile della mia ricerca: l'insoddisfazione, quella che ti fa cadere giù ma che non ti spinge in avanti.
Ho vissuto a Milano per quasi 11 anni, altalenando il mio lavoro d'artista con l'insegnamento e l'amore per il tango.
Nel 2014 ho sentito che
avevo innescato un meccanismo nel quale la mia vera necessità e priorità non era più l'arte.
"Ho imparato ad ascoltarmi, a frequentare un gruppo nel quale ho ritrovato il mio potenziale:
la capacità di rendere visibile l'invisibile."
​​​​
Avevo dimenticato per anni che ero in grado di realizzare e ottenere qualsiasi cosa immaginassi: grazie al lavoro condotto in questi anni insieme a Natascia Putronesono bastate poche settimane e in pochi mesi avevo già fondato un'associazione, KAMart in residence, e mi sono trasferita in un casale di fine '800 sull'Appennino. Ho aperto le porte di casa ad altri artisti, creato un movimento di scambio con il territorio, artisti italiani e internazionali:
due residenze, due festival, una rassegna e molto altro ancora.


"La seconda crisi, quella più importante, era già in corso"

Tutto ciò che desideravo era lì. Forse. 
Almeno è quello che ho creduto fino al 2020, anno in cui per tutti noi è stato decisivo il confronto con sé stessi, durante uno dei periodi segnati dalla pandemia: tutti erano entusiasti del mio cambio vita, dei progetti, della casa, per scoprire a metà del 2021
che nulla di tutto ciò aveva a che fare con me.


"L'arte? Si. Ma non la mia visione e l'esigenza che nasceva dal profondo delle mie necessità."

Mi sono riappropriata del mio spazio. Ho dedicato del tempo al mio sito web personale, www.angelaviola.com,
e l'8 marzo 2021 è nato
Let's stART, a seguito di una lezione on line sull'arte delle donne che hanno fatto la storia.
Da qui nasce l'esigenza di sdoganare la visione accademica e classica dell'artista chiusa nel suo studio:
quel momento e quello spazio sono sacri per ogni artista e mai verranno sacrificati e abbandonati.


"L'arte è uno dei pochi linguaggi che potrà salvarci, va raccontata, compresa fin dove è possibile e lì,
dove non è concesso, è necessario imparare a saperla ascoltare."


Angela Viola 
Per visionare il mio lavoro, le mostre, le interviste e le pubblicazioni ad oggi, visita il sito www.angelaviola.com
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